Elis Regina: bambina-prodigio, firmò il suo primo contratto a 13 anni e a 15 era già una celebrità a Porto Alegre. Negli anni 60 e 70 Elis fu la musa di Antonio Carlos Jobim, Vinicius De Moraes, Caetano Veloso, Gilberto Gil ecc... Criticò apertamente il regime militare che dominò il Brasile a partire dal 1964, e solo la sua enorme popolarità le risparmiò l’esilio, che toccò invece a Veloso e molti altri. Donna dal grande temperamento artistico e dalla personalità magnetica, voce intensa ed inimitabile capacità interpretativa. Nota anche per la sua torbolenza ed aggressività manifesta che però nascondeva una personalità fragile, perennemente insoddisfatta, che la portò all’abuso di alcool e poi alla morte a 36 anni, per un’overdose di cocaina e superalcolici.
Gal Maria Costa:Durante la gravidanza sua madre passava un’ora al giorno davanti al giradischi, convinta di trasmettere alla figlia la passione per la musica. Prende la passione per la musica dal padre, gestore di un negozio di dischi. Le zie spesso le regalavano chitarre e strumenti musicali per stimolarla nella sua creatività artistica. Cantava scalza e sensuale. Entrò da subito in quel gruppo di giovani compositori interpreti e musicisti influenzati dalla bossa nova e che avevano la prestesa di rinnovare la musica popolare brasiliana e che in effetti ci riuscirono.
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Elis Regina: bambina-prodigio, firmò il suo primo contratto a 13 anni e a 15 era già una celebrità a Porto Alegre. Negli anni 60 e 70 Elis fu la musa di Antonio Carlos Jobim, Vinicius De Moraes, Caetano Veloso, Gilberto Gil ecc... Criticò apertamente il regime militare che dominò il Brasile a partire dal 1964, e solo la sua enorme popolarità le risparmiò l’esilio, che toccò invece a Veloso e molti altri.
Donna dal grande temperamento artistico e dalla personalità magnetica, voce intensa ed inimitabile capacità interpretativa. Nota anche per la sua torbolenza ed aggressività manifesta che però nascondeva una personalità fragile, perennemente insoddisfatta, che la portò all’abuso di alcool e poi alla morte a 36 anni, per un’overdose di cocaina e superalcolici.
Gal Maria Costa:Durante la gravidanza sua madre passava un’ora al giorno davanti al giradischi, convinta di trasmettere alla figlia la passione per la musica. Prende la passione per la musica dal padre, gestore di un negozio di dischi. Le zie spesso le regalavano chitarre e strumenti musicali per stimolarla nella sua creatività artistica. Cantava scalza e sensuale. Entrò da subito in quel gruppo di giovani compositori interpreti e musicisti influenzati dalla bossa nova e che avevano la prestesa di rinnovare la musica popolare brasiliana e che in effetti ci riuscirono.
Evviva la creatività, evviva le donne
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