24/07/09

morgana

Sabato 25 Luglio ore 21.30 “open stage”
CALIBRO 35 + Chaos Conspiracy

Sabato 25 luglio si chiuderà la stagione dei concerti del Morgana con un live d’eccezione che si svolgerà all’esterno del locale. Sul palco i Calibro 35 che saranno preceduti dai Chaos Conspiracy. E’ stato un altro anno importante per l’affermazione del Morgana tra i principali music club come programmazione proposta, si sono esibiti musicisti del livello di Paolo Benvegnù, Marco Parente, Andrea Chimenti, il nuovo progetto di Francesco Di Bella dei 24 Grana, Enzo Moretto dei Toys Orchestra, Malfunk, Roberto Angelini, Francesco Forni, i ritorni di Lara Martelli e Valentina Lupi, Giuliano Dottori, The Niro, Eva Mon Amour, Ettore Giuradei, i “nostri” Rosso Rubino, scoperte positive come Waines, Yumiko, Fabio Cinti, Marco Notari, Pan del diavolo, Alessandro Grazian, Libera Velo, e un tocco internazionale dato da Amaury Cambuzat degli Ulan Bator e dalla texana Vanessa Peters, e tanti altri. Ma forse è giusto che il cerchio si chiuda proprio con questo live, i Calibro 35 aprirono la rassegna a ottobre, erano all’inizio con i live, il primo in assoluto al sud. In questo anno sono diventati probabilmente il gruppo più richiesto da festival e locali del circuito indipendente e sono pronti per andare dopo l’estate in tournè negli Stati Uniti. E i Chaos Conspiracy sembrano proprio il gruppo migliore per precedere i Calibro. Il trio sannita ha pronto il suo nuovo disco in uscita dopo l’estate, per andare anche oltre i riconoscimenti avuti non solo in Italia col primo “Out of place”. Ma procediamo con ordine. Quello dei Calibro 35 è un progetto tanto semplice quanto geniale. I temi musicali sono quelli dei grandi maestri delle colonne sonore italiane, il tutto riarrangiato, attualizzato e improvvisato mantenendo vivo l’insano spirito ‘60s.
Chitarre fuzz, organi distorti, bassi ipnotici e funky grooves riempiono l'atmosfera. Il primo capitolo della saga, dedicato alle musiche di polizieschi e action thriller, prende il nome di "Calibro35".
La selezione comprende temi famosi così come tracce più oscure: dal classico Morricone di “Indagine su un Cittadino al di Sopra di Ogni Sospetto” ai temi di Micalizzi “Italia a Mano Armata” e Cipriani “La Polizia Sta a Guardare” scelti anche da Tarantino per i suoi ultimi film; da “Milano Calibro9” di Luis Bacalov alla sperimentale “Giornata Nera per l’Ariete” (Morricone). “La Mala Ordina”, il capolavoro di Armando Trovajoli i cui nastri sono andati perduti più di trent’anni fa, rivive con una nuova esecuzione dei titoli di testa mentre “Gangster Story” dei fratelli DeAngelis riporta la nostra immaginazione agli inseguimenti di “Roma Violenta” e di “La Polizia Incrimina, La Legge Assolve”. Che dire di più, se non che parliamo di musicisti bravissimi, parliamo del chitarrista Massimo Martellotta già collaboratore del batterista dei Police Stewart Copeland, di Eugenio Finardi e Mauro Pagani, organi e fiati sono a disposizione di Enrico Gabrielli effettivo degli Afterhours e Mariposa e collaboratore di Morgan, alla batteria Fabio Rondanini (Pino Marino, Roberto Angelini e Collettivo Angelo Mai), al basso elettrico Luca Cavina, in passato con Giovanni Lindo Ferretti dei CSI e Tommaso Colliva alla regia e ai controlli video, collaboratore di band internazionali come Muse, Franz Ferdinand e Arto Lindsay. Non solo audio insomma ma anche video………….
Come detto i sanniti Chaos Conspiracy saranno artefici dell’open act, il loro progetto nasce nel 2003, ispirato da sonorità post hardcore, noise.
Nel 2004 la band realizza la prima demo che è accolta benissimo dalla critica e entra nella compilation “Rock e Contaminazioni 3” ( Sana Records) . Nel 2005 sono moltissime le performance live dei Chaos Conspiracy, e nel Novembre dello stesso anno arriva il debutto discografico con il primo album “Out Of Place” UK label Casket Music/Copro Records (Earthtone 9, Fony, Vacant Stare,GF93 …) . Il video del brano “The Red Mask” sarà trasmesso dai principali canali musicali (MTV, Rock TV, All Music…). Nell’agosto del 2006 la band tratta la distribuzione dell’album negli Stati Uniti con la label “Liberations Record”. A ottobre dello stesso anno c’è un cambio nella formazione con Mirco Mormorale che subentra alla voce a Enrico Falbo. Ma nel 2007 l’evoluzione del progetto porta la band a una decisione definitiva che non prevede più la presenza di un cantante, concentrandosi su una ricerca sperimentale che mette al centro i suoni e le strutture ritmiche, e proprio questa ricerca sonora e artistica sta alla base delle sonorità che i Chaos proporranno il 25 al Morgana ai tanti che aspettano di rivederli e risentirli “on stage”.
I Chaos Conspiracy sono Davide Chiusolo batteria, Francesco Chiusolo basso e Marcello Venditti chitarra. Ma prima di lasciarci sentiamo da Tommaso Colliva dei Calibro 35 un po’ della loro storia attraverso una breve intervista.

Da dove arriva la scintilla per un progetto come Calibro 35? Qual è stato il momento esatto in cui la passione per quei film diventa un progetto musicale?
La storia in realtà nasce dalla passione per le colonne sonore che avevo fin da ragazzino, passione poi trasferitasi ai film e diventata attuativa musicalmente quando c’è stata la possibilità di riunire i musicisti giusti per un progetto del genere. Secondo me uno degli ingredienti fondamentali delle colonne sonore italiane è il miscuglio di generi che vi si possono trovare all’interno: la musica colta, il funk, il rock, il jazz... Le diverse estrazioni dei musicisti di Calibro aiutano a riproporre la cosa in chiave moderna: c’è lo spirito più rockblues di Massimo Martellotta alla chitarra, la ritmicità funk di Fabio Rondanini alla batteria, l’attitudine più inferocita di Luca Cavina al basso e la psichedelia mista alla musica colta di Enrico Gabrielli.

Questo incontro ha portata alla realizzazione di un disco…….
A differenza di molti gruppi che nascono da un’esperienza live per poi entrare in studio, con Calibro35 è andata al contrario. Ci siamo trovati per una session di registrazioni nel luglio dello scorso anno, ci siamo “annusati” per bene per capire se la cosa coinvolgeva tutti e ci piaceva. Pensa che la versione di “Trafelato” che c’è sul disco è la primissima take di Calibro35; ascoltandola è incredibile pensare che bassista e batterista non si conoscessero fino a mezz’ora prima di quella registrazione. Abbiamo iniziato a suonare dal vivo a Gennaio, fatto qualche giro insieme e completato un’altra sessione in studio durante la primavera di quest’anno. Ho mixato tutto in un paio di giorni quest’estate ed eccoci qua col cd in mano.

Per come è concepito il live c’è proprio la voglia di entrare a far parte della pellicola, quasi riviverla ogni volta attraverso i fotogrammi……………
Il primo disco, così come il live è abbastanza antologico. Abbiamo cercato di riproporre le atmosfere tipiche dei film. In ogni pellicola poliziesca c’è l’inseguimento, il momento di tensione, la scena al night club e così via. La scaletta è strutturata per rendere tutto questo un flusso sonoro che potrebbe benissimo essere la colonna sonora di un film.

Tra le righe della vostra biografia si intuisce che quello del cinema poliziesco italiano anni 70 potrebbe essere solo un capitolo, poi si esploreranno altri generi cinematografici o è presto per dirlo?
Il primo cd è interamente dedicato a polizieschi con l’unica eccezione di “Trafelato”, che essendo tratto da “Giornata Nera per l’Ariete” proviene tecnicamente da un film Giallo, e “Shake Balera” che è tratto da una commedia come “La Ragazza con La Pistola”. La musica dei polizieschi era quella che a prima vista ci permetteva di più di variare tra i generi: ci sono le bigband di Micalizzi, la genialità di Morricone, l’incontro tra classica e prog di Bacalov e il funk di Trovajoli. Sicuramente non ci fermeremo a questo, il punto focale di Calibro35 è la musica e ci sono colonne sonore eccezionali anche in altri ambiti: Gialli, commedie, film d’avventura, Cartoni animati, sonorizzazioni… il repertorio italiano è pressoché sconfinato.

In molti che scrivono di musica c’è la propensione a spezzettare i generi musicali fino a perdersi, io mi chiedo come definire la vostra musica ? Rock può andar bene? A limite colonna sonora……..
Uno degli aspetti che più mi piacciono della musica da film è proprio il fatto che essa sia definita per la sua funzione più che per presunte finalità intrinseche. Ciò lascia a compositori e musicisti uno spazio creativo impensabile all’interno dei generi. Per quanto ci riguarda penso che la nostra attitudine sia decisamente più aggressiva di quella che generalmente si trova nelle riletture moderne delle colonne sonore ad opera di musicisti che gravitano nella scena lounge. A ben vedere però di violenza ce n’è molta anche nelle musiche originali… basta saperla trovare.


Ernesto Razzano
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