13/04/08

Silenzio pre-elettorale

Qualcuno avrà già votato, in ogni caso io eviterò accuratamente di parlare di politica e vi propino un bel post a punti di quelli che non hai un cazzo da dire ma ti va di dirlo:

- Non è un ottimo momento, vago tra alti e bassi, sbalzi d'umore, lunatismo alle stelle. Ho le mie cose.

- Ancora una volta, trovatomi in una libreria, ho comprato un libro a caso. E ancora una volta pare abbia pescato bene.. Nick Hornby - Alta fedeltà.

- "Tales & Dreams" dei francesi Kwoon non è male, Alessia ne ha azzeccata una.

- Doppietta di Salihamidzic. Ho detto tutto.

- La Cina viene demonizzata da un po' tutta la stampa occidentale, tranne che dalla nostra. Abbiamo paura. Sì che magari da un certo punto di vista facciamo bene, siamo già abbastanza disastrati economicamente e di un colosso per nemico non abbiamo proprio bisogno. Però -umanamente parlando- facciamo un bel po' schifo.

- Giulia sciorina un discorsetto -che bene o male rispecchia il mio pensiero- sul perché tifare per Veltroni (scusate, non sono riuscito a trattenermi oltre). Solo che lei, in chiusura, decide di non votarlo. E io qua non mi ci trovo. Il fatto è che volersi liberare di Berlusconi, di quello che ha portato la sua "scesa in campo" (ricordo ancora con orrore il titolo di un paragrafo nell'ultimo capitolo del mio libro di storia del quinto liceo, "La scesa in campo di Berlusconi". Di bello c'è che non tutti possono dire di aver avuto un libro di storia del liceo in cui si parla di Berlusconi), del modo di fare politica che è nato con lui e che ha impedito a questo paese di svilupparsi in qualsiasi campo negli ultimi -almeno- dieci anni, è eccome una cosa seria e con la quale non si scherza. Altroché. E le alternative a me non sembrano praticabili, a sto giro. Ne riparliamo la prossima volta.

Fine del post della domenica.

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