Ero circondato da lavativi. Senza scherzi. All'altro tavolinetto che stava sulla mia sinistra, praticamente addosso a me, c'era quel ragazzo buffo con quella ragazza buffa. Avevano all'incirca la mia età, o forse qualche anno di più. Era buffo. Si vedeva benissimo che stavano facendo sforzi infernali per non bere troppo in fretta la consumazione obbligatoria. Per un pò stetti a sentire i loro discorsi, perchè non avevo nient'altro da fare. Lui le stava parlando di una partita di rugby di professionisti che aveva visto quel pomeriggio. Le raccontava minutamente tutte le dannate fasi della partita - parola d'onore. Era l'individuo più barboso che abbia mai sentito. E si vedeva benissimo che di quella maledetta partita alla sua ragazza non gliene importava un accidente, ma era ancora più buffa di lui, la vedevi che doveva stare a sentire. Per le ragazze veramente brutte non c'è scampo. Certe volte mi fanno proprio pena. Non posso nemmeno guardarle, certe volte, sopratutto se stanno con un cretino che gli racconta per filo e per segno una maledetta partita di rugby.
tratto da "Il giovane Holden" di J. D. Salinger
1 commento:
sembra un'aureola quella dietro il dissoluto...t vuò fà crer
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