Giovedì 9 aprile “aperitivo live” al Morgana alle 20.30 con i Rosso Rubino
Un “aperitivo live” d’eccezione con i Rosso Rubino al Morgana giovedì 9 Aprile. La band sannita, dopo l’esordio discografico di “Tecniche d’approccio” con l’etichetta romana Altipiani, continua i suoi live di presentazione del disco facendo tappa al Music Club di Via Umberto I.. Le ottime recensioni ricevute da molto siti specializzati e riviste musicali, stanno rivelando la bontà di un lavoro, forse uscito un po’ troppo in sordina, ma che alla lunga continuerà a dire la sua. Il filone cantautorale vedrà nei prossimi anni certamente una riscoperta, e i Rosso Rubino possono essere senz’altro tra i protagonisti di questo rilancio, l’unione tra gli ispirati testi di Catillo e il solido impianto jazz, non si perde in lunghe galoppate virtusistiche, come capita a tanti altri che tentano questa via, ma si concretizza in canzoni pronte a farsi prendere a cuore, in cui specchiarsi e ritrovarsi, tra incalzanti galoppate di anime inquiete e momenti di intima, autoironica, riflessione, sulle poche cose illuminate dalle luci della sera, soprattutto quelle di fine week end. Nel resto del fine settimana di pasqua sono previsti anche secret show, live a sorpresa e dj set per chi vuole scoprirlo non resta che frequentare il club anche nel week end.
Tecniche di approccio
“Tecniche di approccio” è il debutto discografico dei sanniti Rosso Rubino su etichetta Altipiani. Il vocabolario sonoro dei rosso rubino è preciso e senza sbavature, così come quello di Catillo che nello scrivere i testi non utilizza le canoniche 20 parole di quasi tutti i “parolieri” odierni, ma va ben oltre, spingendosi con successo in territori scivolosi riservati solo a chi ha un’urgenza comunicativa e una sintesi descrittivo/evocativa. Le storie sono accessibili, lanciano esche sonore che si infilano tra le pieghe della memoria afferrandone la chiave d’accesso, e allora hanno buon gioco gli arrangiamenti accattivanti, e i frammenti di vissuto o di sognato in cui riconoscersi quasi istantaneamente. Il lavoro è omogeneo, sebbene ogni brano abbia vita propria e la forza di reggersi da solo. La sezione ritmica, fatta di batteria e percussioni varie, s’impasta a dovere con bassi e contrabbassi, preparando l’intreccio con pianoforte, fisarmonica e chitarre, che spaziano dal jazz al rock a seconda dell’atmosfera da costruire per le liriche che snocciolano sequenze coinvolgenti dal sapore amaro di un cantautorato saggio e sofferente, che annega nel soffio della sezione fiati, quasi un’orchestra che solleva da terra le canzoni per disperderle nell’aria, come la colonna sonora nascosta di una giornata appena immaginata. E’ vero, come detto in alcune recensioni, c’è l’ironia alcolica di Caputo, le fucilate e i graffi di Buscaglione, e la cupezza visionaria e sognante di Capossela, del resto la band si è formata sulla loro musica, ma attenti a non disperdere in questi paragoni le vena creativa di Lorenzo Catillo, che si mette a nudo come fanno i cantautori sinceri, riflettendo con autoironia sull’esistenza e sui sentimenti in questo scorcio di terzo millennio, e attenti anche a non dissolvere in un clichet scontato le armoniose composizioni e ottime esecuzioni, di Pasquale Pedicini, Dario Miranda, Luca Aquino, Aldo Galasso e Giovanni Francesca. Di questi tempi sarebbe un delitto. Procuratevi questo cd, e fatevi coinvolgere da intriganti istantanee in musica come Lido Paradiso, Gianni e Martina, Vecchio Missionario, Atletico Sposalizio e tutte le altre Tecniche di Approccio dei Rosso Rubino.
Ernesto Razzano
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