07/05/09
morgana live
Venerdì 8 Maggio Fabrizio Coppola milano
Sabato 9 maggio Frangar non Flectar roma
Doppio appuntamento live al Morgana questo week end
Venerdì il cantautore milanese Fabrizio Coppola e sabato una rock band storica dalla capitale Fragar non Flectar
Si intitola La stupidità il nuovo Ep del songwriter milanese Fabrizio Coppola. Il disco contiene 4 brani inediti e mostra un’evoluzione del suono di Coppola, in una direzione sempre più essenziale e diretta. In rotazione su radio e tv, il singolo, anch’esso dal titolo La stupidità, è una preghiera laica per combattere il pregiudizio, l’intolleranza, un lamento rabbioso che unisce una ritmica chiaramente ispirata alla Give peace a chance di Lennon, un cantato salmodiante che ricorda i migliori CSI e intrecci chitarristici di matrice blues: su questo tappeto Coppola scandisce un testo ossessivo e incalzante che trova nel lungo ritornello finale il suo momento liberatorio. Scritta di getto, la canzone affronta la frustrazione e lo sconforto di un uomo nei confronti del proprio paese: il razzismo che si affaccia con nuova virulenza, l’ossessione per la sicurezza, la dubbia idea di normalità che domina la nazione. Il videoclip del brano, girato da Angelo Camba, è dedicato alla memoria di Abdul Salam Guibre, detto Abba, cittadino italiano di colore ucciso a sprangate a Milano alla fine del 2008 per aver rubato un pacco di biscotti. L’operazione è stata realizzata con il consenso della famiglia del ragazzo. Ecco la chiacchierata con lui.
Il singolo, la stupidità, ha una storia che vale la pena raccontare brevemente.
Il singolo è una canzone che ho scritto di getto e affronta alcune questioni sull’attualità di questo paese. Poi con il regista del videoclip abbiamo pensato di dedicarlo alla memoria di Abba, un giovane ragazzo italiano di colore ucciso a Milano poco prima del Natale scorso dai proprietari di un bar che pensavano avesse rubato l’incasso. Il tutto è successo a meno di un chilometro da casa mia e la cosa mi ha colpito molto. Il video è in programmazione su all music e al più presto sarà disponibile anche online.
Fa parte di un ep che anticipa l’uscita del nuovo album? Per quando?
Il nuovo album è già in lavorazione. Si intitolerà Waterloo e sarà una specie di concept su alcune tematiche precise. L’ep infatti è un assaggio sia del suono che delle tematiche che andranno a caratterizzare questo nuovo disco che dovrebbe uscire a Ottobre. L’ep è pubblicato da Atelier Sonique, la mia nuova etichetta con la quale ho intrapreso questo nuovo percorso.
Differenza di sonorità col passato? in alcune recensioni ho letto che i suoni sono più scarni e c’è maggiore attenzione al testo ….
Si è così, sto andando verso un suono sempre più scarno, una specie di folk d’inizio secolo: ancora meno fronzoli, testi sempre più definiti. Mi interessa sempre di più l’aspetto comunicativo della musica.
Con chi hai collaborato e chi ti accompagna in questo tour per la tua seconda volta al Morgana, che aveva appena aperto…?
E ricordo ancora con piacere quella serata. L’altra volta ero in solo acustico, ora saremo in trio e sono molto felice di ripassare da Benevento e dal Morgana, per questo tour con me ci sono Paolo Perego al basso e Fabio Deotto alla batteria, una nuova formazione in trio un po’ diversa dalle mie formazioni precedenti, per un suono ridotto all’osso.
Sabato 9 tocca ai Frangar non Flectar
Dopo un periodo di silenzio durato 5 anni e interrotto nel 2003 in occasione delle 30 repliche della rimusicazione live del film “Tempi Moderni” di Charlie Chaplin, a cui la band ha voluto fare un omaggio; il 17 marzo 2007 Frangar Non Flectar si esibisce in uno strepitoso concerto a Lussemburgo, tornando così nuovamente in tour fino alla fine del 2008.
Interrotti i rapporti contrattuali ancora in atto con i precedenti discografici, la band torna sui passi della totale indipendenza proponendo il nuovo cd a un prezzo basso e con una distribuzione Creative Commons, autorizzandone così la diffusione e la masterizzazione privata per scopi non commerciali. Anche con loro una breve chiacchierata.
Nati negli anni Novanta, avete da sempre legato la musica alla contaminazione con altre arti, dal cinema al teatro. E’ un percorso forse meno immediato ma che alla lunga valorizza il vostro progetto musicale.
Siamo nati nel 1992 ma probabilmente il 1997 è un po’ l’anno del cambiamento, infatti entriamo in contatto con il cinema, l’arte di strada, il teatro. Tutto è stato casuale. E’ capitato che di volta in volta, registi e attori, vedendoci suonare dal vivo, ci abbiano chiesto di collaborare.
E’ stato così con Miriam Pucitta (regista di un film italo-tedesco), ma anche con Dario D’Ambrosi, Sergio Castellitto, Abraxa Teatro. Il nostro rapporto resta comunque quello di fans che amano frequentare un’arte.
Tra l’altro rimanendo in tema di collaborazioni, una vostra copertina con Barman e altri “supereroi”, è stata realizzata dall’artista Adrian Tranquilli, che proprio con l’installazione di un suo batman, all’interno di una mostra d’arte contemporanea, qualche anno fa è stato protagonista a Benevento di un acceso dibattito sull’opportunità di collocarlo sul campanile di un’antica chiesa simbolo della città…………suonerete a pochi metri di distanza dal luogo del misfatto…………
Come dire, tutto torna!!! Con Adrian c’è stata la possibilità di coinvolgerlo nella realizzazione della copertina e del libretto di “Volume 4”, il nostro ultimo disco e da indipendenti Creative Commons (i precedenti fino al 2001, erano distribuiti Sony).
Abbiamo usato alcune opere già pubblicate da lui in precedenza, unite ad alcuni scatti fatti appositamente per noi. L’impatto visivo è proprio quello che cercavamo. Siamo contenti di suonare vicino al famoso campanile…certo ci saranno delle vibrazioni diverse.
Dalla metà degli anni Novanta ci sono più spazi per la musica indipendente in Italia?
Gli spazi sono sempre gli stessi. Da indipendente devi cercarti il tuo spazio. C’è invece sicuramente più visibilità mediatica e non solo di settore; questo grazie anche a chi “ce l’ha fatta” e alle nuove leve del giornalismo musicale.
Ci dispiace costatare che spesso la scelta di una band è legata alla quantità di visite sul myspace piuttosto che alla proposta musicale o al percorso di un gruppo. In tal senso la scena delle cover band e dei concerti con 4 band a sera, ci ha rotto le scatole..
Quali gruppi vi piacciono particolarmente in tale panorama?
Siamo piuttosto onnivori, nel senso che non ci limitiamo ad uno stile, quindi la lista che ne verrebbe fuori sarebbe troppo lunga (da Bugo ai Fruit, dagli Afterhours ai Rein, passando per Marlene Kuntz, The Niro e Fratelli Calafuria).
Di sicuro chiunque si sbatte su un palco con il cuore, la passione e carattere, accende il nostro interesse. Crediamo sia molto importante l’attitudine artigiana del lavoro musicale, la frequentazione degli accordi e del suono. Questi sono elementi che ci fanno avvicinare alle altre band.
La prima volta al Morgana di sicuro, ma siete già stati a Benevento in passato?
Siamo contenti di suonare al Morgana che ormai possiamo chiamare “mitico”. Tanti anni fa siamo venuti a suonare in zona.
Ernesto Razzano
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