"Il magico mondo di Angiola Tremonti". Con questo originale “titolo” il sito internet del Comune di Milano ha annunciato e poi inaugurato il 16 settembre 2010 la mostra della scultrice/pittrice curata dal critico Luca Beatrice. "Nel suo originale percorso d’artista - spiega con grazia e perizia l’assessore alla Cultura Massimiliano Finazzer Flory - , Angiola Tremonti ha dato vita alle figure delle ‘Mabille’, donne madri che, nelle sue parole, sono ‘matrici, creature uniche, essenze soavemente amorfe e incarnano il principio vitale che si infrange come un’onda e ritorna attraverso le cose e i pensieri. In questo universo onirico tutto può trasformarsi". Un'artista poliedrica, quindi, così innovativa da valicare con orgoglio il cancello della Galleria d'Arte Moderna di Milano, mica robetta. Ebbene, Angiolina avrà i suoi meriti per esporre in uno degli spazi più importanti d’Italia, eppure quel cognome ricorda tanto qualcuno. "Angiola Tremonti è una (ex)ragazza che ti cattura con lo sguardo e con il suo incontenibile entusiasmo – racconta Beatrice nel suo testo - . Non ci sono mezze misure: o le vai dietro perché ti confonde con le sue mille idee confusamente e creativamente sovrapposte l’una sull’altra, oppure lasci perdere e cerchi a fatica di mantenerti nei binari della razionalità". Ecco, allora lasciamo perdere.
Per chi volesse approfondire, ecco il grazioso sito internet della sorella del ministro dell'Economia: www.angiolatremonti.com
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