02/10/10

I viaggi di Penelope/Fare la Resistenza a Pontignano

Un'antica certosa immersa nelle vigne senesi. Una cinquantina di persone legate dalle stesse insane- per questi tempi-passioni (letteratura et similia). Un tempo scandito da conferenze e coffe breack, un tema-per questi tempi-rivoluzionario: Utopia. Torno oggi (dico oggi perché oggi realizzo, perché oggi ne ho un po' nostalgia!) da Synapsis, sorta di summer school, che ogni anno si svolge alternativamente a Pontignano o a Bertinoro (http://www.unisi.it/synapsis/)su un tema sempre nuovo. Torno oggi perché oggi ho camminato per la mia città e il mio cammino si è presto metaforizzato in una ricerca di uno spazio ch'io possa sentire veramente mio, uno spazio in cui sentire che mi esprimo e ho cercato con la mente il luogo, appena lasciato, del chiostro. Le volte del cielo non compensano le volte della certosa. La strada davanti a me non sembra così lineare come quella appena lasciata.
Un seminario-il mio-con un noto regista italiano, di cui eviterò il nome per rispetto della privacy che mi ha aperto altre prospettive sul cinema ma anche, perché no, un po' sul mondo. La visione di un film o la lettura di un libro sono sempre una visione del mondo; sono sempre più convinta che gli studi umanistici rendano l'uomo migliore e lo pongano in maniera diversa rispetto a quello che lo circonda! È per questo che vogliono levarci la conoscenza...
Un appartamento, denominato cella 2, in realtà su due piani con doppio terrazzo e giardino che condividevo con altre 5 favolose donne. La cella dove si concludevano le serate delle certosa, dove chiunque bussava in attesa di un caffè o di una birra o semplicemente di una synapsis nella synapsis! Il vino, invece, ce lo davano a fiumi. Ma c'era sempre qualche prof. a cui dovevi cedere l'ultimo bicchiere perché concludeva le sue serate ad elemosinare ancora un goccio d'alcool, ancora un goccio di giovinezza.
Un micromondo armonico e perfetto dove ogni rapporto umano è elevato all'ennesima potenza, dove il bello è ovunque, anche dove non c'è. Dove i piaceri della carne sono solo nella carne che mangi, (ahimè, tutti i giorni) mentre lo spirito è sazio, l'anima è appagata. Altro che “beata solitudo, sola beatitudo” come citava una conferenza del mattino. Synapsis è il trionfo dei rapporti umani.
Una gita scolastica post-maturità dove c'è quello che nessuno si ricorda mai chi è (al suo nome segue sempre un ma A./Z. chi???), quello che diventa la mascotte del gruppo, quello che si innamora di te ma ha il coraggio di dirtelo solo l'anno dopo, quella che trovano tutti insopportabile o quello di cui tutti subiscono il fascino. Quello che ha fatto la storia di Synapsis e quest'anno è dall'altra parte del mondo e quello che è l'unico che faresti entrare in quel mondo così tuo, ma che in quel momento è a troppi km dalla meravigliosa Toscana. E poi come ti trovassi in un film di Bertolucci, arriva la danza finale post-spettacolo teatrale, liberatoria, catartica. E c'è anche il post-post libera tutti. Quella danza che ubriaco dimentichi di aver ballato il giorno dopo, quella del party finale in cui per tutti o quasi per tutti è lecito impazzire! Party quest'anno allietato dalle canzoni delle Rivolte Popolari, conclusosi con Fischia il vento, che si è avvalso anche della partecipazione di voci a squarciagola dal pubblico. Noi, i partigiani della cultura, gli outsider della civiltà della malora!
Torni e ti accorgi di non poter condividere quest'esperienza con nessun'altro. Le persone ti chiedono come è andata e sai che non potrai mai far capire loro cosa voglia dire vivere a Synapsis, divenuto ormai quasi un luogo immaginario, che esiste solo nelle menti dei fortunati che vivono quest'esperienza. Luogo del meraviglioso, spazio-tempo al di fuori dello spazio e del tempo.

Synapsis è un mettersi in gioco, spogliarsi di ogni difesa, essere completamente negli altri e per gli altri. È davvero un'utopia, anzi ne è l'apoteosi: l'eutopia!


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4 commenti:

'povna ha detto...

molto vero, molto bello quello che dici. tanto che mi sembra di averlo vissuto direttamente anche io... :-)

Lala ha detto...

c’è un Neverland in ognuno di noi...;) bello il tuo blog :)

Federica ha detto...

Lala ti ho trovata nel mondo blogger. Così non ci perdiamo di vista!
Un abbraccio!
Fede

Lala ha detto...

Ah bene...brava brava! Un bacione :)