Giro in bici.
Stavo a casa e in sottofondo avevo Ballarò. Dopo l'elezione di Napolitano Bis(nonno) e la prospettiva di un governo di larghe intese (e vedute corte) devo dire che il dibattito politico lo trovo sterile, vuoto, inutile più che mai. Se poi a chiacchierare di cosa ha bisogno questo paese è Nunzia De Girolamo, l'indifferenza si trasforma in fastidio.Ho quindi deciso di inforcare la bicicletta e di fare un giro notturno.
Mi è venuta voglia di percorrere le strade che irrorano il Rione Libertà, il quartiere popolare per eccellenza. Qui in un silenzio totale ho sentito tutta la stanchezza delle persone costrette a vivere in palazzi fatiscenti, che affacciano su strade fatiscenti, che portano a piazze fatiscenti. Qua e là cantieri finanziati con fondi europei aperti per riqualificare specialmente i portafogli di chi li realizza.
Curiosamente ho notato tanti manifesti funebri, sarà stato un caso, comunque mi sembrava quasi che si riferissero agli edifici.
Senza fretta sono risalito verso la parte alta della città, che pur apparendomi più curata, ha in fondo solo una forma di decadenza più raffinata: lo capisci guardando la statua di Arechi II pisciare acqua dappertutto, brutta come Alfano, Brunetta, Berlusconi e Schifani messi insieme che usciti dalle consultazioni col Presidente parlano di governo di responsabilità.
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