cinema S.Marco | serata di presentazione dei dodici finalisti al Premio Strega 2013 |
Si è svolta ieri sera, venerdì 10 maggio 2013, presso il cinema S.Marco di Benevento la serata di presentazione della dozzina finalista al Premio Strega 2013. La serata è stata condotta da Veronica Pivetti. Grande partecipazione di pubblico, un pubblico che resuscita solo in occasioni pseudo-mondane come questa e che non si palesa mai in manifestazioni culturali che non abbiano il retrogusto dolce della serata di gala.
Serata che in generale è scivolata via senza particolari acuti, segnalo tre episodi che mi hanno fatto sorridere: il martoriato sindaco Fausto Pepe (appena reduce da una riunione politica in cui aveva annunciato di volersi dimettere) è stato invitato sul palco per un ricordo della figura di Antonio Maccanico, scomparso quest'anno e grande amico del premio Strega. Il sindaco terminata la fuffa di chiacchiere di cui è campione mondiale, giunto sul punto di ricordare Maccanico ha cominciato a leggere qualcosa di molto simile alla pagina di wikipedia dedicata al compianto ex-ministro. (Imbarazzante)
Il pubblico in sala assiste alla proiezione di uno spot sulle bellezze storico-architettoniche di Benevento, con didascalia in inglese e montaggio nevrotico da fiction americana. Poi successivamente l'assessore alla cultura del Comune di Benevento Raffaele Del Vecchio spiega che sta incentrando la sua azione amministrativa sul turismo di prossimità: devono avergli detto che a Campobasso parlano solo inglese... (confuso e felice)
Infine siparietto simpatico tra Veronica Pivetti e Walter Siti, classe 1947: giunto sul palco dopo che la presentatrice aveva elogiato la presenza di molti autori giovani a scapito «di scrittori con la barba bianca e con problemi di deaumbulazione», Siti ha esordito dicendo: «vengo incontro al suo desiderio di accogliere uno scrittore decrepito». (ferisce più la lingua della spada)
la dozzina finalista del Premio Strega 2013 a Benevento |
concludo con una telegrafica recensione degli interventi:
Apnea (Fandango) di Lorenzo Amurri >> a lui il compito di rompere il ghiaccio, riuscendoci solo in parte
El especialista de Barcelona (Dalai editore) di Aldo Busi >> assente giustificato
Romanzo irresistibile della mia vita vera (Marsilio) di Gaetano Cappelli >> radical chic
Cate, io (Fazi) di Matteo Cellini >> damerino
Sofia si veste sempre di nero (minimum fax) di Paolo Cognetti >> il sosia di Paolo Giordano, credibile
Mandami tanta vita (Feltrinelli) di Paolo Di Paolo >> un giovane vecchio
Il cielo è dei potenti (e/o) di Alessandra Fiori >> non ha mai fatto politica, ma ne parla
Atti mancati (Voland) di Matteo Marchesini >> da suggerire al casting di Woody Allen
Le colpe dei padri (Piemme) di Alessandro Perissinotto >> per la serie trova l'intruso
Figli dello stesso padre (Longanesi) di Romana Petri >> diligente
Resistere non serve a niente (Rizzoli) di Walter Siti >> «non potendo scrivere di sesso per motivi anagrafici, scrivo di soldi»
Nessuno sa di noi (Giunti) di Simona Sparaco >> ecumenica
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