Dedica

Dedica

La « Guida » è dedicata a tutti i beneventani che in ogni tempo passarono il ponte Vanvitelli e se ne andarono per le vie del mondo.
  E' dedicata a tutti color che ho incontrato a Durazzo, a Tirana, in Grecia, a Genova, in Francia, a Trieste, a Milano, ad Alessandria, a Torino, a Roma e con i quali lontano ci fermammo a parlare di questo strano paese che è la nostra Città che, allora, dicevamo abbandonata da Dio e dagli uomini. Una straordinaria forza ci legava a quel mondo lontano e misterioso che era stato la nostra prima età trascorsa per il « Corso » e per i vicoli della città natale. Segrete energie e ignorate correnti dei pensieri più intimi non possono essere in alcun modo distrutte. Beneventani, se un giorno ritornerete troverete la vostra città, sempre immobile sul Calore ma trasformata, come è scritto nelle pagine che seguono, per le vicissitudini diverse che si sono seguite dal giorno della vostra partenza.
  E' dedicata anche a mio fratello Giovanni, che è ormai invecchiato, fuori e lontano dalle mura del suo paese, da quando, giovane a 19 anni, volle andarsene, insieme al suo povero amico Peppino Salierno, in cerca di altra fortuna.
  Ma con pari animo questa Guida è dedicata a tutti i beneventani che hanno trovato la forza di rimanere e che trovano il quotidiano coraggio di guardare giorno per giorno, la vita, la morte abitudinaria e l'apparire delle speranze di rinascita della loro Città che sarebbe, a loro modo di ripetere, destinata ad un altro avvenire.
  Se voi tutti considerate un poco, quelli che siete lontani e voialtri che siete qui fermi, se voi tutti ricordate col vostro cuore migliore troverete che questi sono i caratteri, gli aspetti, gli angoli, le cose belle ad anche, perché no?, quelle brutte di questo vecchio paese della nostra nascita, contro il quale tutti dicemmo parole di rabbia e d'ingiuria, dettate forse da eccessivo sentimento d'amore.

(CITTA' SUL CALORE, Guida di Benevento nell'anno 1950)