04/11/13

PalcOsceno

Arco del Sacramento | 15 settembre 2012
Era il settembre 2012, la città di Benevento si stava preparando all'evento culturale(!) dell'anno, la XXXIII edizione di Benevento Città Spettacolo. Il ricco programma della manifestazione prevedeva diversi appuntamenti presso l'Arco del Sacramento, addirittura due prime nazionali, una delle quali era uno spettacolo di balletto.

Ero presente all'allestimento di quest'ultimo spettacolo, Canti Silvani, e subito ci si accorse di un problema non da poco: il palco dell'Arco del Sacramento aveva dei buchi, non proprio l'ideale per l'esibizione di un corpo di ballo. Cosa era successo?

Il palco è un semplice tavolato di legno poggiato su una sottostruttura metallica, al di sotto del piano di calpestìo c'è un vuoto, una camera d'aria profonda circa 50cm. Alcune delle tavole di legno mancavano all'appello per cui c'erano dei vuoti profondi abbastanza per inghiottire una gamba, se non tutta la ballerina.

Si era ad un paio di giorni dall Prima. L'organizzazione rassicurò tutti che il tavolato sarebbe stato totalmente rifatto, e così effettivamente avvenne, con una spesa, vado a memoria, di circa 3000€. Tutto risolto?

Macché, sorse un nuovo piccolo problema: il tavolato cominciò a sollevarsi (vedi la foto del 2012). Fu convocato immediatamente il fravvecatore che aveva eseguito i lavori e con agghiacciante incompetenza avanzò dapprima l'ipotesi di un sabotaggio, poi affermò orgogliosamente di aver tagliato le tavole al millimetro per incastrarle una adiacente all'altra. A questo punto fu tutto chiaro: il tavolato, semplicemente appoggiato alla sottostruttura, si era sollevato perchè i singoli elementi si erano dilatati (cosa del tutto normale) per via delle variazioni atmosferiche ed il prode rappresentante del genio italico non aveva calcolato nessuno spazio di tolleranza tra una tavola e l'altra con il risultato che il palco era buono per gli skaters.

La soluzione tampone (siamo al giorno prima della Prima, prove generali fatte tra mille difficoltà)  fu rimuovere alcune tavole lungo il perimetro del palco per recuperare lo spazio di tolleranza: ovviamente una soluzione appezzottata ed ovviamente lo spettacolo si fece con i buchi (le ballerine furono almeno avvisate della trappola).

Oggi, a distanza di un anno abbondante, la sistuazione è ancora la stessa.

Questa vicenda ci insegna che la competenza è un valore dimenticato, e che un lavoro fatto male pesa sul bilancio di un Comune esattamente come un debito (bisogna trovare di nuovo altri 3000€).

Il palco dell'Arco del Sacramento mette in scena un vizio di tanti lavori pubblici: l'affidamento dei lavori secondo logiche antieconomiche. Quando, passeggiando per il Corso Garibaldi, per Piazza Roma, per Piazzetta Vari, per piazza Ponzio Telesino, o quando andrete a fare i fanghi a Parco Cellarulo o una avventurosa passeggiata per il Lungo Sabato Boulevard noterete pavimentazioni traballanti, allagamenti o degrado ricordatevi questa piccola storia.


Arco del Sacramento | 4 novembre 2013
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