21/12/08

trasloco 1999 - rap nostalgico

26 - 30 Maggio 1999 - Ultima settimana a Napoli!

Rit. Lascio, scappo, fuggo via,
fuggo via dalla tua allergia/allegria.

Lascio questa città
che mi accolse otto anni fa.
Come altre volte in passato
sono qui a fare bagagli con scatole
e scatoloni, uno stereo ingombrante
e un piumone avvolgente;
quante freddi notti mi ha donato calore
e quante volte intimità dopo aver fatto l'amore;
raccolgo cianfrusaglie: flyers, fogli, penna,
foto, libri, posters, nastri e cd,
cazzate, ricordi, nostalgia mi piglia
mentre vado via di qui.

Rit.

Lascio questa città
do' sole, 'a pizza e o'mandulino,
di Maradona, S. Gennaro e Bassolino.
Lascio il vecchio e il nuovo
senza sapere quello che trovo;
e non parto per un viaggio, né per una vacanza,
non vado da qualcuno di cui sento la mancanza;
parto senza destinazione, senza una meta,
la strada non mi viene indicata dalla stella cometa,
non ho una montagna da scalare,
né un fiume da guadare;
vado via, ma non indosso panni da viaggiatore,
a spingermi non è il desiderio di un esploratore.

Rit.

Napoli ti resta appiccicata sulla pelle,
con le sue contraddizioni, la sua bontà
e la sua indifferenza, la sua omertà
e i suoi inciuci; la sua epicurea gente
ca nu bbò fà niente,
e a'o' tiempo stesso si inventa mille
mestieri, così per pariare, o per
tirà a campà;
il suo qualunquismo, il suo opportunismo, il suo assenteismo,
la strafottenza, la violenza,
dove devi camminare cu'na mano annanz' e una arret',
addò nun te serve na precia
statt' accuort'nun te fa fotte.

Rit.

Lascio questa città,
ci lascio una ragazza
che a sua volta mi ha lasciato,
ci lascio amici, che troppe volte per lei ho solato,
altri, che opportunisticamente mi hanno sfruttato,
amiche, da cui (che stupido!) sul più bello sono scappato,
altre cui (che coglione!) non mi sono mai dichiarato
o (che ingenuo!) l'ho fatto nel momento sbagliato.

Rit.

Lascio macchine che mi hanno schiacciato,
cani che mi hanno addentato,
libri che mi hanno acculturato,
droghe che mi hanno sballato,
strade e piazze per le quali si è fumato
persone da cui sono stato amato
altre da cui sono stato emarginato;
locali in cui si è festeggiato,
case che mi hanno ospitato,
feste alle quali mi sono annoiato,
professori che mi hanno ignorato;
il sole e il caffè che al mattino mi hanno dato allegria,
la luna e le stelle che nelle notti insonni mi hanno fatto compagnia;
mille episodi e situazioni
che mi hanno regalato ... emozioni.
Ora non sto qui, a mettere in rima tutti i nomi di quelli che vorrei
salutare
ma se chiudo gli occhi per un istante ...
... le vostre facce riflesse nella mente
per ciascuna un ricordo importante.

Rit.

Lascio questa città
e parto con uno zaino pieno di ricordi ed aspettative,
impresse nell'animo come fotografie,
porto sulla pelle i segni del tempo che è passato
in una tasca i capelli che ho colorato
sulle ginocchia le cicatrici per una caduta in moto
e la rabbia per mille storie che ho bruciato.
Nel palmo della mano ho un solco che so decifrare soltanto a metà,
parto e lascio questa città.

C'è luna piena stasera, ancora una volta catalizzatrice di eventi
fasti o nefasti comunque punti fermi, accidenti.

Cerco il tasto per il reset dei miei pensieri,
forse è nel ricco sorriso della ragazza conosciuta ieri.

Addio Napoli
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