22/12/08
quando a Berlino nevica dietro la rucola
Una sosta lunga, per una che è stata sempre viaggiatrice a piccole dosi. Avevo messo da parte mille cose da raccontare, ma ne ho lasciato un 70 % a Berlino, tra i vestiti e le scuse per ritornare. Perchè a Berlino si torna, sempre; per passione, per nostalgia e per tutta una serie di banalità verificate. Provo a mettere in fila le serate, i luoghi, l'arte, le persone, i motivi. Ma viene fuori una linea confusa; educata e confusa. Come le attese sulle scale per ritirare i moduli del sussidio sociale o quelle al supermercato, fatte di buste e stanchezze portate da casa (più economiche e resistenti). Ma Berlino non ha motivi per essere così bella; non chiari, non pochi. Una città lontana dalla clemenza, da tirare su con il naso. Un riassunto stretto di culture e città troppo lontane: Istanbul, New York, Mosca. Un freddo da mal di denti ed un buio presente; parchi come boschi; troppi bar; gli “open” luminosi, attenti e disponibili; i troppi dipendenti della tekno che consumano il ponte di Warschauer; i semafori in vendita; i mercati con ambizioni da boutique; la possibilità di poter vivere qualsiasi ora, nonostante la pioggia, sopra i vestiti usati fino all'osso; come se indossare la vita degli altri avesse molto più valore. Ed appena sotto i palazzi buttati giù, tutto rimane odore persistente: Le americane con il tono di voce troppo alto e gli appuntamenti presi la sera prima a Torstrasse; i turchi con le loro scarpe lucide da domenica e la cipolla già messa nel panino; i tedeschi rari come la possibilità di trovare vongole fresche; le famiglie giovani e felici con bambini e sorrisi in eccesso. E poi gli italiani, che hanno dimenticato i motivi per cui sono arrivati; con le conquistate poche parole tedesche ed i "lavoro da due anni in pizzeria". E quella malinconia attaccata all'accento, soprattutto nei giorni in cui nevica appena dietro la rucola, la voglia di rimanere è ancora nel forno e c'è ancora tutto da consumare.
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2 commenti:
ho rivisto in mezza pagina tutta la complessa fascinazione che trasmette berlino. ne approfitto per dire a gran voce: bentornata!!
Bellissimo!
ti prego voglio le cronache da Berlino!!!
Ho ancora troppa fame...
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