13/11/09

morgana live










VENERDI 13 NOVEMBRE
IL DISORDINE DELLE COSE

SABATO 14 NOVEMBRE
CFF E IL NOMADE VENERABILE

Venerdì 13 invece, arriva da Novara, Il Disordine delle Cose, secondo progetto musicale italiano, dopo i Marta Sui Tubi, ad uscire per l'etichetta indipendente TAMBURI USATI.
Il CD d'esordio è uscito il 6 ottobre scorso con distribuzione Venus, anticipato dal video del singolo “L'astronauta” in rotazione sulle principali emittenti televisive e web musicali.
Tutti gli elementi della band sono di Novara e vantano diverse esperienze in numerosi gruppi della scena indipendente italiana, oltre al costante impegno di alcuni di loro dal punto di vista organizzativo, della collaborazione e della direzione artistica sempre nell'ambito musicale (Circuito KeepOn, Giovani Espressioni Festival, Esterni Milano, Mixer Eventi, Milano Film Festival, Novara Jazz Festival, Staffmillennium Eventi, Tavagnasco Rock Festival e molti altri)
Dopo circa 30 esibizioni live in tutta Italia nel corso del 2008 in cui hanno avuto anche la possibilità di dividere il palco con artisti come Daniele Silvestri, Marlene Kuntz, Syria, Marta sui Tubi, Perturbazione, Bugo, AmorFou, Ministri, Giuliano Dottori e molti altri, il gruppo entra in studio a Torino sotto la sapiente produzione artistica di Gigi Giancursi e Cristiano LoMele (Perturbazione) e mastering di Davide Quaglia (AtlantisStudio di Milano), realizzando un lavoro d'esordio molto curato nei testi rigorosamente in italiano e negli arrangiamenti musicali, con la preziosa partecipazione di artisti come Carmelo Pipitone (Marta sui Tubi), Syria, Paolo Benvegnù, Elena Diana e Tommaso Cerasuolo (Perturbazione), Marco Notari, Enrico Allavena (Blubeaters), Naif, Marcello Testa (La Crus), Luigi Napolitano, Carlo Zanetta e Max Gilli.
Luci di nervi, è invece il nuovo lavoro dei pugliesi CFF e il Nomade Venerabile. Si tratta di un disco davvero riuscito, frutto dell’approccio di una band atipica ma quanto mai diretta ed efficace. Notevole le collaborazioni nei brani, a partire dalla cover di De Andrè “Ho visto Nina volare” interpretata insieme a Paolo Archetti Maestri e Fabio Martino degli Yo Yo Mundi, in altri brani troviamo Umberto Palazzo dei Santo Niente, Franz Goria dei Petrol nella magnifica “Un lungo viaggio in autostrada”, e Paolo Benvegnù nel singolo “Amore”. E dunque vale la pena conoscere meglio la formazione pugliese, anche tramite un’intervista a Vanni La Guardia, uno dei fondatori della band. Ringraziamo Marco per la disponibilità a chiacchierare con noi.

La prima cosa che mi viene in mente osservando il vostro progetto musicale è: ma come avete fatto a mettere insieme le collaborazioni di tanti musicisti in un solo disco?
Ognuno dei 5 componenti base del gruppo circola da almeno dieci anni negli ambienti della musica indipendente ed emergente italiana per motivi diversi e con esperienze diverse. Quindi abbiamo avuto la fortuna di costruire alcuni legami forti di amicizia e di rispetto che si sono mostrati in tutto il loro splendore durante le registrazioni del disco. Molti di questi amici sono stati i primi a spronarci perché registrassimo ufficialmente quei brani che loro stessi avevano già avuto modo di ascoltare e apprezzare in passato, regalandoci la loro massima disponibilità.

Andiamo dai Perturbazione che hanno una presenza importante nel disco per continuare con Syria, Paolo Benvegnù, Carmelo Pipitone di Marta sui Tubi, Marco Notari, Naif, Enrico Allavena dei Blue Beaters, Giotto napoletano dei Fratelli di Soledad e Marcello Testa dei La Crus…………… ci saranno sicuramente degli aneddoti interessanti per ognuno di questi incontri, ce n’è qualcuno che volete raccontarci?
"Quella sensazione di comodità" era un brano al quale non riuscivamo a dare la giusta intensità melodica nel "ritornello", perchè molte volte ti intestardisci su quello che hai in mente e non riesci a vedere molto oltre, mentre Paolo Benvegnù è venuto a Torino un pomeriggio e al primo colpo ha fatto alzare in volo il pezzo, regalandoci emozioni forti..... E poi come non ricordare il tranquillo weekend di paura con Carmelo Pipitone all'Ostello di Rivoli dove eravamo rimasti gli unici ospiti in una notte completamente immersa nella nebbia e ricordo ancora bene le facce terrorizzate quando vennero a bussare nella notte.....
Veniamo però poi al disco che è e resta il vostro, perché tante personalità, hanno lavorato con voi per far emergere al meglio il profilo di un nuovo e interessante gruppo che è Il disordine delle cose, è corretto vederla così?
Certo! Il disco sarebbe potuto uscire anche senza le collaborazioni e ne saremmo stati comunque molto felici, ma la felicità è ancora più grande quando può essere condivisa... soprattutto se hai la possibilità di condividerla con amici di questo spessore musicale, che hanno indubbiamente impreziosito l'intero lavoro.

Sonorità acustiche e belle canzoni, raffinate, come si trasformano nel live, anche in relazione alle impressioni di queste prime date del tour?
Durante il concerto Live cerchiamo soprattutto di trasmettere intensità. Vogliamo che la musica abbia la stessa intensità emotiva delle parole e del significato che le attribuiamo. Il tutto condito con una buona dose di ironia, di autoironia e di ottima Sambuca con ghiaccio!

Bella anche la ricerca del progetto grafico………….
Alla fine di tutto il lunghissimo lavoro in studio, ci tenevamo davvero tanto che anche il packaging non fosse banale o scontato. Volevamo dargli eleganza e semplicità allo stesso tempo e inserire le grafiche del nostro chitarrista Emanuele Sarri che ci avevano accompagnato in tutte le illustrazioni e le locandine del tour precedente alle registrazioni.
E’ facile immaginare che ci potranno essere degli ospiti nei vostri live………
Quando non sono assediati da altri impegni, ovviamente ci fa sempre piacere ospitarli nei nostri concerti e abbiamo notato che il pubblico apprezza moltissimo. Al Morgana sarà con noi quello che consideriamo ormai un fratello: Mattia Boschi dei Marta sui Tubi.
Il Morgana fa parte della vostra prima discesa a sud, e ci fa piacere far conoscere da queste parti un progetto nuovo come il vostro, vi aspettiamo.
E per noi il MORGANA è uno dei migliori locali e punti di riferimento di tutto il SUD Italia. Siamo onorati di poter presentare il nostro disco a tutti gli amici di Ernesto, Vittorio, Rosa e di tutto lo staff.


SABATO 14 NOVEMBRE
CFF E IL NOMADE VENERABILE
I “C.F.F. (Concettuale Fisico Fastidio) e il Nomade Venerabile” nascono a Gioia del Colle (BA) alla fine del 1999. La band sin dal principio intraprende un originale percorso musicale lastricato di distorsioni, psichedelia, venature dark, richiami pop-rock, suoni vellutati e riverberati figli dell’incontro dei diversi backgrounds dei sei componenti. I testi nella maggior parte dei casi nascono e si sviluppano come autentiche poesie, a tratti arcane: la ricerca della parola affresca scenari introspettivi, romantici ed esistenzialisti, visioni suggestive, inevitabili espressioni di animi sensibili, talora vulnerabili. I titoli delle canzoni, carichi di pregnanza semantica, ne riassumono il concetto essenziale. La scelta del cantato in italiano è funzionale alla condivisione delle emozioni con il pubblico, obiettivo prioritario dei “C.F.F. e il Nomade Venerabile”; sporadiche parti liriche in lingue straniere testimoniano l’importanza che l’idea di contaminazione riveste per la band. Altra caratteristica di indubbio rilievo è la dimensione scenica che dona un volto alla poesia dei testi e ai vissuti musicati che sembrano inseguirsi in un angolo di universo surreale e intimo, talora malinconicamente sarcastico di nero. Bianco. Rosso. La purezza della passione artistica…la ribellione…le illusioni…l’amore…il coraggio…il tempo…il dolore…l’incontro del sentire, diverso e individuale che sboccia in ognuno e s’interseca con l’altro. Un sottile e labile filo che attanaglia le emozioni e le lega indissolubilmente all’espressione e al movimento del corpo, alla semplicità evocativa degli oggetti, all’impatto provocatorio dei gesti. Ne parliamo con Vanni per saperne di più.
Partiamo da luci di nervi, un album che a me è piaciuto moltissimo, con importanti collaborazioni che dialogano magnificamente con lo spirito e l’anima musicale del gruppo, era uno degli obiettivi?
Innanzitutto siamo felici che ti sia piaciuto, grazie!
In merito alle collaborazioni, mentre componevamo i nuovi brani, abbiamo pensato che sarebbe stato interessante affiancare alla voce di Anna Maria, che da sempre è uno degli elementi che maggiormente caratterizzano il nostro progetto, un controcanto maschile altrettanto importante. Così come ci affascinava l’idea di confrontarci con musicisti che avevano colorato di emozioni indelebili la nostra adolescenza e, inevitabilmente, avevano contribuito a formare i nostri background musicali.
Ci sarebbe molto da dire su ognuna di queste collaborazioni, da Paolo Benvegnù che crede molto in voi, alla cover di De Andrè “ Ho visto Nina volare” realizzata con Paolo Archetti Maestri e Fabio Martino degli Yo Yo Mundi, e ancora Umberto Palazzo dei Santo Niente, fino a Franz Goria dei Petrol nella magnifica “Un lungo viaggio in autostrada”, che esperienza è stata collaborare con tanti artisti in un solo disco?
Non immaginavamo che artisti di tale calibro avrebbero subito accettato il nostro invito, senza chiedere nulla in cambio, semplicemente per stima e apprezzamento del progetto e delle nuove canzoni. Lavorare con loro ci ha dato tanto, in termini di qualità ed evoluzione.
Abbiamo avanzato le proposte, calibrandole in base ai diversi contenuti e atmosfere dei brani. Un esempio per tutti: il parlato oscuro di Umberto Palazzo ci sembrava perfetto per “Un jour noir”, canzone con la quale abbiamo musicato “Spleen” di Charles Baudelaire.
Il vostro obiettivo dichiarato è quello di coniugare il rock d’autore al teatro danza, con delle performance live curate anche nella scenografia, era tutto già parte del progetto originario?
Sì, i C.F.F. e il Nomade Venerabile sono nati da un’urgenza espressiva che sentivamo limitata dalla sola forma d’arte musicale.
Il nostro progetto ruota intorno ad un concetto super-inflazionato eppure mai banale, quello di “emozione”, e alla sua potenza, quando viene comunicata, si intreccia a quelle di chi ci ascolta/guarda e si trasforma nello specchio di un comune sentire.

La crisi musicale di questi anni sta concentrando molto la bands a vari livelli sui live, e soprattutto nella scena indipendente si trovano concerti importanti anche in spazi molto piccoli, tanti artisti ne escono contenti perché ritrovano un contatto “ravvicinato” col pubblico, per voi questo tour che esperienza è?
Per le nostre caratteristiche multiartistiche, il concerto costituisce l’unica reale possibilità di esprimerci a tutto tondo. Ringraziamo l’agenzia LiveLoop per l’autentica passione che mette nel lavoro di booking che fa per noi.
Il tour, inoltre, è un’esperienza che ci arricchisce perché, grazie ai viaggi, conosciamo persone nuove, visitiamo posti diversi, allarghiamo gli orizzonti e rigeneriamo slanci e stimoli.
Al completo siete in sette, ci raccontate velocemente di voi?
Siamo persone vive, critiche e impegnate, non è poco per i tempi annichilenti che corrono...
In estrema sintesi, siamo orgogliosi del nostro impegno animalista e ambientalista, siamo felici delle collaborazioni con l’associazione culturale Controindycazioni (www.myspace.com/controindycazioni) e con la compagnia di teatro-danza Res Extensa (www.myspace.com/resextensa).
Infine vorremmo esprimere la nostra gioia per Anna Maria Stasi, voce dei C.F.F., la quale sarà ospite degli Yo Yo Mundi nell’ambito del Premio Tenco 2009 al teatro Ariston di Sanremo, giovedì 12 novembre, serata in cui si esibiranno, tra gli altri, Franco Battiato e Alice.

Il Morgana è un locale molto piccolo ma la voglia di avervi a suonare a Benevento è tanta, e finalmente ci siamo riusciti, che live sarà?
Vi ringraziamo per la perseveranza e speriamo di ripagare la vostra fiducia con un concerto degno di un music club così celebre. Di sicuro le dimensioni limitate non ci snatureranno. Vi aspettiamo numerosi, sabato 14!

Ernesto Razzano
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