27/01/10

let's set the record straight

ci sono delle domande a cui vorrei rispondere una volta per tutte. un amico ha suggerito che porto con me un registratore, cosi' posso rispondere facilmente e senza pensare. stava scherzando, ma magari..

'da dove sei precisamente?'
da (lo stato di) New York. 'ahh New York!' no, no, non new york citta', nonostante il fatto che vengo dallo stato di new york, la distanza tra la mia citta' -- cio'e' Syracuse, cosi' chiamato per Siracusa in Sicilia, immagino -- e The Big Apple e approssimativamente la distanza tra napoli e firenze. forse di piu'.

'e ti piace l'italia?' (detto sempre con fierezza ed un idea della risposta giusta in mente. pero' aggiungo che se mi chiedono se mi piace benevento, e' detto sempre con un tono di dubbio)
si, mi piace. mi piace cosi' tanto che sono tornata 4 volte in italia, che ho dato forfait un semestre all'universita' venire invece qua a bologna, che studio la lingua meticolosamente da 6 anni adesso. Questo pero' non dico spesso: che comunque, anche se l'Italia mi piace, mi mancano delle cose di america e, a volte, non vedo l'ora di tornare. tipo? tipo la diversita', la fretta furiosa di new york e washington, Starbucks, Political Correctness, cibi etnici, la motivazione, lo spirito di independenza e di solitudine.

'ti piace la cucina italiana?' (detto con la stessa fierezza e un idea che tutti gli americani mangiano hamburger e bacon ogni giorno)
Certo che mi piace la cucina italiana. Pero', non mangio le schifezze negli stati uniti neanche. A Washington, dove abitavo l'anno scorso, cucinavamo le verdure, la pasta, le lenticchie, quinoa, tofu, salsiccia. Con la globalizzazione, quasi tutti i cibi (si, anche la nutella) si trovano nel supermercato ovunque. a proposito, penso di aver mangiato le patatine fritte moooolto piu' spesso in italia che in america.

'ti piace gli uomini italiani?' hmmm... poi vi dico...

'tu studi qua?' no, mi sono gia' laureata. due anni fa. insegno qua. insegno l'inglese. follow-up question: 'ma quanti anni hai, scusa?' io? 23.

....e' un grande piacere conocerti, benevento ;)
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1 commento:

Lorenzo ha detto...

Aahahah, hai perfettamente descritto il beneventano medio quando incontra lo "straniero". Luoghi comuni e sorriso fiero di sè e in pochi minuti la si butta sul cibo con la presunzione di parlare con un ignorante della materia solo perchè è statunitense o belga o chissà cosa. Magari non ha nessuna intenzione reale di sapere le tue risposte ma solo la voglia matta di ostentare le sue banali domande. Eccezionale

PS - Aaa quella "Political Correctness" quanto la desideriamo!