15/04/10

God Save Dekaro - 11

Ciao!! Oggi purtroppo e' il mio ultimo giorno di vacanza pasquale (scusate se mi rivolgo a lui in particolare) dato che mi ero preso alcuni giorni attaccati, ma perlomeno posso annunciarvi la lieta notizia che il lungo e cupo inverno e' finalmente finito. E' stato sicuramente l'inverno piu' pesante della mia vita ma vabe', ora non parliamone piu'. Guardiamo avanti, alla primavera che tanta dolce sonnolenza mi sta portando. E io non sono certo uno che si tira indietro quando c'e' da sonnecchiare un po' piu' del dovuto. No no.
Dall'ultima volta che ho scritto sono venuti prima Peppe e Luca (che ha la ragazza londinese, Joyty) e poi la “nostrissima” Sabrina. Mi e' difficile ricordare con precisione le varie cose fatte, comunque sia i soliti giri, i pub, il Big Bang, Oxford Circus soho eccetera eccetera e sia con Peppe che con Sabrina sono stato a Brick Lane di cui forse non vi ho mai parlato ma e' la zona dove sto uscendo piu' spesso la sera, nonostante sia ad est quindi esattamente dall'altro lato da dove mi trovo. E' un'area in prevalenza di immigrati asiatici dove per qualche motivo da una decina d'anni hanno iniziato a sorgere e pullulare svariati locali, pub, discoteche, gallerie d'arte (anche la nostra Alessia ha esposto li') tutti pero' molto alternativi, ricordano un po' i nostri centri sociali, quindi tranquillissimi e di solito gratis. E' al momento il posto di Londra dove mi piace di piu' uscire la sera. Subito dopo c'e' l'eterna Camden, dove venerdi' scorso con Sabrina sono stato in un locale molto particolare, il Koko, un grosso ex teatro trasformato in discoteca e c'e' stato anche un breve concerto live di un gruppo di cui pero' non ricordo il nome.
Un altro posto particolare che mi e' capitato di vedere e' stato Southall, detto Little India, appena fuori Londra. Ci sono andato con Peppe e Luca per una cena con Joyty e la sua famiglia che sono di origine indiana. Mi aspettavo quindi di trovarci capanne e bufali, uomini con archi e freccia che dicono continuamente haug! haug! e volevo magari passare a complimentarmi col grande capo che aveva in effetti previsto non so come questo inverno freddo freddo freddo ma invece mi sono trovato di fronte templi rotondeggianti e uomini con turbanti colorati, allora ho capito: indiani indiani! Non indiani d'America! Ecco perche'.
Dapprima siamo stati in un pub dove accettavano persino le rupie, la loro moneta e dopo in un ristorante davvero squisito anche se a un certo punto si e' temuto il peggio per Peppe che aveva imprudentemente buttato in corpo un pezzetto di peperoncino piccante... E questo me lo pappo io!! Ehehe. A onor del vero anche io e Luca l'abbiamo mangiato senza effetti cosi' drammatici.
Fra le tante mi e' capitato anche di vedere l'annuale sfida di canottaggio fra Cambridge e Oxford. E voi direte: Siiii'! La mitica sfida Cambridge – Oxford!! Ooooohhh finalmente un reportage vero su un tradizionale evento inglese dopo mesi e mesi di stronzate! Era ora! Dai metti le foto, metti le foto, facci vedere...
E no, aspettate. Purtroppo il vostro reporter d'assalto per l'occasione non aveva la macchina fotografica perche' era rimasto a dormire da Sebastian la notte prima dato che non c'erano piu' treni. Ma vi racconto come e' andata.
Io mi trovavo proprio li' alla partenza, vicino il ponte di Putney e avevo deciso di tifare per Cambridge perche' non ricordo dove avevo sentito dire che quelli di Oxford sono tipi snob e alliccati. Quelli di Cambridge invece... eehhh... non vi dico che grezzoni, fra l'altro parlavano napoletano, non so perche' “ueee' pigl' u rem fa ambress kamma vince kist ann!! ...Scurnacchiat e Occcssssfooooord stavot ve facimm u mazz tant... jamm bell cu kill panin ca frittata camma paaart...” e intanto le loro madri dal parapetto sulla riva strpitavano: ”wayoooo nun fuit tropp ke va accapputat... verit cumm ciamm arricurda' a jurnata!... quann passat pe' Hammersmitt ricurdatev che met piglia' nu kil e patan e n'ett e pummarol ke stasira eggia fa' u cotechin ca' sasiccia ete capit?” e insomma era gente cosi', piu' popolana, alla mano, un po' come noi e non vi dico poi una volta partiti, ogni remata si sentiva un prrrrrr prrrrrrrr, praticamente andavano a ritmo di scorreggioni!
Per la cronaca ha vinto Cambridge e fra l'altro in seguito ho saputo da Joyty che in realta' era tutto il contrario, cioe' quelli di Cambridge sono quelli alliccati e snob, quindi evidentemente devo aver confuso gli equipaggi.
E quest'e'. Mi fermo qui. Anche stavolta le stronzate non sono certo mancate, anzi. Pero', per farmi perdonare del mancato servizio fotografico, eccovi alcune foto fatte sabato scorso gironzolando per il centro.




Il tetto del British Museum




Autoscatto al British museum




Geroglifici su una tomba di granito egizia. Quello al centro rappresenta la morte.




Il negozio della Apple a Regent Street




Soho




Tipi alticci a Soho (immagine V.M di 18 anni)




Shopping a Carnaby street




Uno scorcio di Oxford Street
...Aspetta un momento... un momento... ho appena scoperto che c'e' un virus nel folder System 32. Il computer andra' in avaria al 100 per 100 entro 72 ore.
Rispondo ai commenti

Ciao Lorenzo! I rapporti (ci tengo a sottolineare: rigorosamente d'amicizia) con la regina devo dire sono molto buoni. E' sempre piacevole per me intrattenermi con lei discorrendo del piu' e del meno. E' una persona molto affabile e mi ha promesso di farmi al piu' presto baronetto.

Ciao Piergiorgio! No, non l'avevo mai sentito prima Allevi! A dire il vero non avevo mai nemmeno sentito il termine “onanismo”, ho dovuto cercarlo... ma io sono sempre stato piu' un pratico che un teorico!

Grazie Lala! Ma e' tutto merito della signorina vocale, ha fatto tutto lei in fondo.

Un saluto anche a Vincenzo e a tutti quelli chi mi leggono. Boys don't cry.


L'audio di questo articolo e' stato realizzato da Read Speaker... ah, voglio confidarvi una cosa: me gusta mucio la banana.
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2 commenti:

Vincenzo ha detto...

....onan il barbaro.....

piergiorgio ha detto...

dekaro, sei peggio dei beatles con i tuoi messaggi satanici nascosti nell'audio! BRAVO!