Caro Dekaro (scusate la cacofonia), noi non ci siamo mai conosciuti personalmente, anche se io ormai ti conosco un po' attraverso la tua rubrica. Vorrei pregarti di una cosa: non essere così ingenuo! Chi stava a "combattere" non assomiglia nemmeno lontanamente ad un eroe della rivoluzione, ad un Che Guevara, non morirà per la causa, tutt'altro...quelli in buona fede sono semplici idioti e quelli in malafede hanno il preciso intento di affossare la protesta. Chi manifesta con la forza delle proprie idee non ha vergogna di mostrare il volto, e non ha nessun bisogno di coprirlo perché è capace di mettere in difficoltà questo governo di malviventi con la parola e la penna molto meglio di quel che può fare un sampietrino. Ma mò mi devi spiegare: che cazzo se ne fotte Berlusconi se si spacca una vetrina o si brucia un blindato?! Per coloro che combattiamo è oro che cola, l'opportunità offerta con il gesto idiota di un secondo di screditare le ragioni e l'organizzazione della protesta civile e sacrosanta costruite faticosamente attraverso mesi, anni. Non posso dilungarmi oltre, anche se ne avrei voglia. Suggerisco a chi abbia la tentazione di mitizzare quelli che a mio avviso sono i veri servi del potere (soprattutto agli adolescenti, su cui spesso fanno presa) di fermarsi a riflettere. Allego il link di un articolo di Saviano, che può aiutare. http://www.repubblica.it/scuola/2010/12/16/news/lettera_saviano-10251124/?ref=HRER3-1
è inevitabile, si finisce sempre col farsi la guerra tra poveri. La foto ritrae un manifestante ferito, senza casco, che è sceso in strada a manifestre (o combattere manifestando). L'Italia è governata da un solo uomo che ci sta trascinando nel baratro. E ci dilunghiamo sui dettagli, senza concentrarci sul quadro generale. Ogni volta che i cortei si fanno imponenti, portatori di disagio vero, comincia il solito gioco degli scontri di cossighiana memoria.
Pier, io non so il ragazzo nella foto come si è fatto male, per me può essere anche inciampato mentre giocava alla campana, per questo il commento non era rivolto a lui. Riguardo alle polemiche, il discorso che c'è un nemico comune da combattere non può ammazzare qualsiasi discussione sul metodo per farlo. Mi dispiace, ma non condivido l'argomentazione del metus hostilis: chi scende in piazza col fine di scontrarsi sbaglia clamorosamente, e questo gli va detto e anche urlato, soprattutto perchè è deleterio ai fini della protesta(andrebbe visto quanti "black block" sono effettivamente manfifestanti e quanti sono infiltrati o hanno interesse a che le cose degenerino e rubino la scena al merito delle proteste).Che poi commentando il post non ci si rivolga ai filo-governativi ma tra "compagni" è cosa scontata, anche perchè non ho alcuna velleità di dialogo con chi sostiene l'operato di questo governo. Se poi il buon Dekaro per "a combattere" intendeva semplicemente combattere per la causa, il fraintendimento ha dato adito ad uno sfogo che comunque mi sentivo di fare, proprio perchè ognuno di noi, anche io che sono molto giovane, vede la storia ripetersi, di nuovo la prospettiva della folla delle piazze che svanisce o viene messa ai margini perchè "vedi cosa succede nelle manifestazioni"....e no cazzo, restiamoci in piazza e restiamoci bene!
Ciao a tutti! Il mio commento si riferiva principalmente a una foto con un ragazzo col volto coperto di sangue, a cui rinnovo la mia solidarieta', mentre io me ne sto tranquillamente a casa a parlare di rivoluzione. Pero' le vostre critiche sono valide. L'articolo di Saviano e' pomposo, e' scritto bene ma ripete cose trite e ritrite che si stanno leggendo e sentendo ovunque in questi giorni, anche qui in Inghilterra per gli scontri avvenuti qualche giorno prima, mentre pero' nessuno sembra notare che sono decenni che le manifestazioni pacifiche sono totalmente ignorate dai vari governi. Quelle non pacifiche forse lo sono anche meno, magari anche controproducenti, ma secondo me il punto non e' quello, e' semmai che la gente in questi giorni si sta scandalizzando per qualche vetrina scassata in via del Corso, invece di farlo per un parlamento-puttana che non ha nessun altro interesse che servire se stesso e i propri padroni, principalmente la finanza internazionale (e purtroppo non e' certo togliendo Berlusconi che questo problema si risolvera'). Comunque (ora sto uscendo, c'e' la festa di natale dell'azienda :-)) domani scrivero' un nuovo post di gsdk e cerchero' di spiegare meglio le mie impressioni su queste rivolte.
7 commenti:
Solidarieta' per ki stava nelle strade a combattere.
Disgusto per ki in stava in parlamento a votare il governo.
purtroppo,
chi stava nelle strade a combattere,
come dici tu, qualche tempo fa, era seduto nei banchi di montecitorio a grattarsi le palle.
Caro Dekaro (scusate la cacofonia), noi non ci siamo mai conosciuti personalmente, anche se io ormai ti conosco un po' attraverso la tua rubrica. Vorrei pregarti di una cosa: non essere così ingenuo! Chi stava a "combattere" non assomiglia nemmeno lontanamente ad un eroe della rivoluzione, ad un Che Guevara, non morirà per la causa, tutt'altro...quelli in buona fede sono semplici idioti e quelli in malafede hanno il preciso intento di affossare la protesta. Chi manifesta con la forza delle proprie idee non ha vergogna di mostrare il volto, e non ha nessun bisogno di coprirlo perché è capace di mettere in difficoltà questo governo di malviventi con la parola e la penna molto meglio di quel che può fare un sampietrino. Ma mò mi devi spiegare: che cazzo se ne fotte Berlusconi se si spacca una vetrina o si brucia un blindato?! Per coloro che combattiamo è oro che cola, l'opportunità offerta con il gesto idiota di un secondo di screditare le ragioni e l'organizzazione della protesta civile e sacrosanta costruite faticosamente attraverso mesi, anni. Non posso dilungarmi oltre, anche se ne avrei voglia. Suggerisco a chi abbia la tentazione di mitizzare quelli che a mio avviso sono i veri servi del potere (soprattutto agli adolescenti, su cui spesso fanno presa) di fermarsi a riflettere. Allego il link di un articolo di Saviano, che può aiutare.
http://www.repubblica.it/scuola/2010/12/16/news/lettera_saviano-10251124/?ref=HRER3-1
è inevitabile, si finisce sempre col farsi la guerra tra poveri.
La foto ritrae un manifestante ferito, senza casco, che è sceso in strada a manifestre (o combattere manifestando). L'Italia è governata da un solo uomo che ci sta trascinando nel baratro. E ci dilunghiamo sui dettagli, senza concentrarci sul quadro generale.
Ogni volta che i cortei si fanno imponenti, portatori di disagio vero, comincia il solito gioco degli scontri di cossighiana memoria.
Pier, io non so il ragazzo nella foto come si è fatto male, per me può essere anche inciampato mentre giocava alla campana, per questo il commento non era rivolto a lui. Riguardo alle polemiche, il discorso che c'è un nemico comune da combattere non può ammazzare qualsiasi discussione sul metodo per farlo. Mi dispiace, ma non condivido l'argomentazione del metus hostilis: chi scende in piazza col fine di scontrarsi sbaglia clamorosamente, e questo gli va detto e anche urlato, soprattutto perchè è deleterio ai fini della protesta(andrebbe visto quanti "black block" sono effettivamente manfifestanti e quanti sono infiltrati o hanno interesse a che le cose degenerino e rubino la scena al merito delle proteste).Che poi commentando il post non ci si rivolga ai filo-governativi ma tra "compagni" è cosa scontata, anche perchè non ho alcuna velleità di dialogo con chi sostiene l'operato di questo governo. Se poi il buon Dekaro per "a combattere" intendeva semplicemente combattere per la causa, il fraintendimento ha dato adito ad uno sfogo che comunque mi sentivo di fare, proprio perchè ognuno di noi, anche io che sono molto giovane, vede la storia ripetersi, di nuovo la prospettiva della folla delle piazze che svanisce o viene messa ai margini perchè "vedi cosa succede nelle manifestazioni"....e no cazzo, restiamoci in piazza e restiamoci bene!
Ciao a tutti! Il mio commento si riferiva principalmente a una foto con un ragazzo col volto coperto di sangue, a cui rinnovo la mia solidarieta', mentre io me ne sto tranquillamente a casa a parlare di rivoluzione. Pero' le vostre critiche sono valide. L'articolo di Saviano e' pomposo, e' scritto bene ma ripete cose trite e ritrite che si stanno leggendo e sentendo ovunque in questi giorni, anche qui in Inghilterra per gli scontri avvenuti qualche giorno prima, mentre pero' nessuno sembra notare che sono decenni che le manifestazioni pacifiche sono totalmente ignorate dai vari governi. Quelle non pacifiche forse lo sono anche meno, magari anche controproducenti, ma secondo me il punto non e' quello, e' semmai che la gente in questi giorni si sta scandalizzando per qualche vetrina scassata in via del Corso, invece di farlo per un parlamento-puttana che non ha nessun altro interesse che servire se stesso e i propri padroni, principalmente la finanza internazionale (e purtroppo non e' certo togliendo Berlusconi che questo problema si risolvera'). Comunque (ora sto uscendo, c'e' la festa di natale dell'azienda :-)) domani scrivero' un nuovo post di gsdk e cerchero' di spiegare meglio le mie impressioni su queste rivolte.
...il casco ti salva la vita...usalo sempre...
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