21/10/11

God Save Dekaros - 36 (elogio ai Black bloc)

Hola! Scrivo gia' una nuova puntata (dopo 2 settimane invece delle solite 3) sia per darvi subito la mia analisi sulla rivolta di sabato scorso a Roma, sia perche' cosi' faro' in tempo a scrivere un'ultima puntata di God Save Dekaro che terminera' definitivamente quando me ne andro' via da Madrid a fine mese – ma non giubilate... prestissimo, appena parto per il prossimo viaggio, ne iniziero' una nuova.

Prima di tutto alcune foto della manifestazione del 15 ottobre qui a Madrid:


La manifestazione era divisa in vari tronconi, mi sembra 6, che sono partiti da diversi punti della citta' per confluire verso Porta del Sol. Io mi sono ritrovato in quella che partiva da piazza Cibeles.



Mentre mi arrivavano sms e telefonate da Roma di guerriglia, scontri, incendi... io mi trovavo in mezzo ai palloncini colorati con famigliole :-( eeheh, no scherzi a parte e' stata una piacevole giornata.



Gli indignados



Una manifestante a caso



Volti



Una lucida sintesi



Bambina democratica



L'immancabile maschera di Guy Fawkes



Pagliacci



Ragazza



In serata nella stracolma Porta del Sol, dove c'e' stato un concerto di musica classica e poi si e' dibattuto sul da farsi.


E ora... la tanto attesa analisi sui fatti di Roma. Siccome non mi va di ripetere cose gia' dette e siccome a favore dei “buoni” e contro i “cattivi” sono gia' scesi fiumi e fiumi di parole fin quasi ad annegarci, allora, per dirla alla Brecht, mi siedo dalla parte del torto perche' tutti gli altri posti sono gia' occupati. Quindi spendo qualche parola a favore dei ragazzi che hanno combattuto e qualcuna contro i manifestanti pacifici che non l'hanno fatto.
C'era una scritta su un muro, apparsa dopo la battaglia, diceva “oggi abbiamo vissuto”. Credo che rappresenta bene la furia liberatoria e distruttrice di questi ragazzi, anche io la provavo prima che con l'eta' pian piano mi rincoglionissi un po', ma la ricordo bene, bruciava dentro. E' una rabbia istintiva e vitale che reagisce ai bombardamenti subiti fin dalla nascita di puttanate su puttanate televisive e non, grida contro il soffocamento asfissiante del potere gestito da squallidi e beceri personaggi che non solo rappresentano i livelli piu' bassi a cui puo' scendere la dignita' umana, ma si permettono pure di fare la morale! (uno fra i tanti: Alemanno, che ha parlato di "animali", lui che da giovane lanciava le molotov contro le ambasciate!).
Ma e' inutile ora riportare la lista infinita di ipocrisia conscia o inconscia dei politici, giornalisti, analisti e comuni cittadini che inorridiscono per qualche vetrina rotta e intanto esultano per la pioggia di bombe che lanciamo sistematicamente sulla testa dei cittadini delle nazioni da depredare. E' inutile spendere parole sulle loro dichiarazioni semplicistiche, che sbraitano e abbaiano luoghi comuni, perche' la convivenza civile e il rispetto non possono essere richiesti soltanto in un determinato giorno e in determinato luogo, troppo comodo cosi'. I ragazzi sono le vittime, sono quelli che stanno subendo la violenza del sistema, subdola, diluita quotidianamente, da sempre.
Altri, magari un po' piu' a ragione, temono in questa rabbia gli stessi toni esasperati di fine anni '60 che poi sfociarono nella lotta armata. Ma in realta' cio' che dovrebbe preoccupare non e' una eventuale ricaduta nel terrorismo, bensi' una ricaduta nel fascismo. Quando la crisi attuale arrivera' all'estremo, fra pochi mesi o pochi anni, ci troveremo di fronte a un bivio che sara' una possibilita' per formare una societa' piu' giusta, ma anche un rischio di svolta a destra. Come ci insegna la storia gia' altre volte una forte crisi economica e sociale ha alla fine incanalato le forze rivoluzionarie nel loro opposto verso il fascismo, come ad esempio in Italia e in Germania fra le due guerre mondiali. Quando, non dico la cosiddetta opposizione parlamentare con quell'ottuso poliziotto fascista di Di Pietro che invoca leggi repressive, ma persino persone della sinistra in strada o addirittura dell'estrema sinistra, tipo del SEL, dopo la manifestazione inviano foto e filmati alla polizia per far arrestare e rovinare i ragazzi, facendo gli infami insomma, davvero non vedo come si possa anche sperare che cio' non avvenga. I numeri sono numeri. Aggiungiamo poi lo strapotere economico di chi non vorra' perdere i propri privilegi e l'appoggio dei militari all'ideologia di destra e buonanotte ai suonatori.
Quelli che si sono tanto scandalizzati per gli scontri poi farebbero bene a finirla di esaltare e lodare le rivolte (molto piu' cruente) che stanno avvenendo in Nord Africa, in Medio Oriente, in Cile ecc... o portare le bandiere con Che Guevara che di certo non ha fatto una pacifica sfilata sul lungomare dell'Havana aspettando che Batista se ne andasse. Farebbero bene a finirla ad esaltare il blogger egiziano o il pacifista birmano o l'attivista cinese (e cosi' via...) in galera per essere andati contro il sistema in casa loro e poi fare i delatori per far arrestare gli attivisti nostrani. Si guardassero un attimo allo specchio, non glielo ha ordinato nessuno che devono giocare a fare i rivoluzionari, la smettessero di fare i buffoni, se vogliono farsi una passeggiata al sole nel fine settimana se la facciano e basta, non la camuffino con gloriosi motivi. Se vogliono continuare a giocare a fare la rivoluzione si prendano una Playstation, gli posso suggerire io dei titoli molto belli dove si gioca a fare i rivoluzionari, simulazioni bellissime, cosi' non dovete nemmeno uscire di casa, quando vi siete rotti di giocare spegnete la Playstation e ve ne andate a dormire, anzi andateci subito, sentite questo mio consiglio: iatv kokk.
A sentire i capetti politici poi pare che la vera grande tragedia e' stata che non si e' potuto svolgere il comizio, e chissa' quale epico discorso all'umanita' ci siamo persi! Le solite strunzate che ripetono da decenni, i soliti sermoni da prete che dopo ci fanno sentire piu' buoni, e in effetti a ben vedere le manifestazioni di oggi non sono altre che le processioni di un tempo, assolvono alla stessa funzione, ci dobbiamo far vedere in societa' a mostrare che accettiamo quei valori e che siamo brave persone. Prima si sfilava dietro un santo, adesso si sfila dietro un simbolo o una siglia. In riga come tante pecore affinche' tutti sappiano che siamo per una societa' giusta... contro lo sfruttamento... contro bla bla bla a favore di la la la e che lo spirito santo scenda, faccia il miracolo, e ci liberi dai cattivi governanti. Amen.


Rispondo al commento: Grazie maestro! Che si avveri! Ah, avevo dimenticato di dire che la profezia prevede anche che nel momento stesso in cui io moriro' al maestro Zibuletti (o di chi ne fa le veci) cascheranno le palle! Cosi' e' scritto.
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3 commenti:

Eduardo De Cunto ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Eduardo De Cunto ha detto...

....non mi risulta che Che Guevara appicciasse utilitarie a cazzo

Anonimo ha detto...

La battaglia libera il singolo dalle pastoie degli squallidi compromessi utilitaristici quotidiani, scuote la coscienza sociale con lo scandalo, che incrina le certezze delle regole subite supinamente. Ma tutto ciò rivela la natura oscura e conflittuale dell'animo umano. E così dimostra l'inumanità dell'ideale anarchico, quello di un mondo "sterilizzato", in cui sia inutile l'organizzazione sociale e il potere di un uomo sull'altro che ad essa è connaturato.