20/11/11

God Save Dekaros - 37 (this is the end...)

Ciao a tutti!! Eccoci quindi giunti dopo due anni all'ultima puntata di God Save Dekaro! Era infatti il lontano ottobre 2009 quando il mio primo post squarcio' come in un'esplosione vulcanica fra scintille e zampilli di fuoco le fondamenta di quelle che consideravate le vostre certezze e credenze. Ricordo che allora sembravate dei pulcini spaventati e tremolanti, ma vi ho portato per mano, passo dopo passo, a quel livello superiore di spiritualita' dove ora vi trovate.
No, non ringraziatemi, da parte mia mi accontento di aver inviato un nuovo astro nel firmamento della letteratura universale. Eeeeeeeh!! Beh, comunque adesso torniamo in Terra, l'ultima volta vi avevo detto che me ne sarei andato via da Madrid a fine ottobre, perche' in effetti allora finiva il contratto, ma mi hanno detto resta ancora un paio di settimane su', che vuoi che sia... e ok, allora finisco a meta' novembre. Fra l'altro per quella piccola estensione ho dovuto firmare un numero surreale di fogli, attestati, dichiarazioni. Cosi' ho cambiato il biglietto di ritorno, ma qualche giorno prima della partenza rieccoli... e resta ancora una quindicina di giorni non ci lasciare, suvvia. E vabe' 2 settimane in piu' non fanno tanta differenza e inoltre Madrid mi piace, non c'e' fretta, me ne vado a inizio dicembre. Ho cambiato di nuovo il biglietto, firmato altre mille scartoffie, finche l'altro giorno sono risbucati... e resta, su', ci servi per un paio di settimane extra... e no mo' met rott u cazz non e' che posso stare a cambiare continuamente il biglietto e poi basta, avevo deciso di prendere un break spero il piu' lungo possibile dal lavoro e cosi' sia, smettetela di lusingarmi con questi mini-contrattini di 2 settimane, questa specie di carotina di fronte al naso per farmi continuare ad andare lentamente avanti, trascinandomi tristemente il fardello del lavoro.
Quindi visto che ormai e' quasi natale lo passo a Benevento, dove, bisogna ammettere, la citta' diventa abbastanza spassosa e dopo parto per questo cacchio di lungo viaggio, credo a meta' gennaio.
L'idea sull'itinerario e': partire dal sempre amato Brasile e risalire su' fino al Rio delle Amazzoni, da li' prendere uno dei carghi che attraversano il fiume e arrivare in Colombia, quindi Ecuador e poi tutte quelle nazioni piccoline del Centro America (Nicaragua, Costarica ecc...). C'e' anche l'opzione di farlo all'incontrario perche' un caro amico (Stefan, fra quelli venuti qui a Madrid per il mio compleanno) proprio a gennaio parte per un piccolo viaggio in Nicaragua e quindi potrei iniziare con lui da li' e poi proseguire da solo. Ci sono infine altre opzioni che pero' perdono peso giorno dopo giorno fra cui quella di andare verso la Russia e la Mongolia, nella desolata steppa, ci sono anche amici che hanno detto potrebbero venire con me, pero' il fatto e' che per quanto sicuramente la steppa puo' essere interessante vuoi mettere con spiagge, sole, mare... cioe' che ci vado a fare in questa steppa. O no? Vabe' vedremo, comunque sicuramente per l'occasione scrivero' un nuovo blog pieno di nuove mirabolanti avventure stavolta col dichiarato intento di scuotere le vostre coscienze sopite. Io non viaggio per piacere personale, lo faccio sempre e solo per voi, non dimenticatelo.

Il weekend scorso e' venuto a Madrid Juan, il caro amico cileno compagno di casa a Varsavia e la sua ragazza polacca Ana. Abbiamo bevuto litri di sangria con Manuel, anche lui tester di videogiochi li', ricordando i bei tempi, in particolare il contratto di lavoro che avevamo. A tutt'oggi nessuno ha ancora capito cosa avvenne, cioe' come mai ci dettero quel miracoloso contratto che consisteva in 1200 euro netti, spese di cibo e trasporti pagati, casa (bellissima) pagata, un viaggio aereo al mese gratis per tornare a casa, al che io feci notare che in fondo che differenza faceva per loro se invece di andarcene a casa ce ne andavamo da un'altra parte in Europa e loro siii avete ragione, figuratevi, fate pure... cosi' ad esempio con Manuel feci un fine settimana a Praga, uno a Stoccolma, uno a Copenaghen e cosi' via!
Poi io dopo un anno e mezzo forse un po' follemente decisi di licenziarmi, avendo messo da parte senza colpo ferire abbastanza soldi per un lungo viaggio (che sara' quello in Africa) pero' manco a farlo apposta pochi giorni dopo quella sofferta decisione vennero ad annunciarci che li' chiudeva tutto e che se volevano potevano riprendere il lavoro a Londra ma con un contratto "normale", anzi una mezza chiavica a ben vedere.

Ieri invece l'azienda ha portato tutti noi che abbiamo lavorato su Battlefield 3 a mangiare e bere in un ristorante messicano, forse per festeggiare il fatto che in due settimane ha gia' venduto oltre 100000 copie, quindi a occhio e croce ha gia' incassato circa 4 milioni e mezzo di euro keipuozzn abbnedice. Proprio l'altro giorno mi e' capitato di leggere un articolo sugli abissali guadagni dei videogiochi al cui confronto cinema e musica prendono bruscoline e infatti citava anche Battlefield 3. Potrebbe essere un consiglio per il nuovo governo imposto dalla BCE, si mettessero a fare videogiochi per sanare 'sto cavolo di debito invece di ricominciare subito con i soliti proclami di nobili e gloriosi propositi, tanto gia' lo sappiamo che alla fine gira e rigira va a finire sempre in culo ai poveri cittadini. O magari, piu' semplicemente, mettessero una bella imposta sugli strumenti finanziari. Ma quest'ultima non viene presa nemmeno in considerazione, dobbiamo invece tutti noi altri rimboccarci ancor piu' le maniche e fare ulteriori sacrifici perche' i poveri banchieri hanno bisogno di nuovi jet privati e nuove ville. Ma questa volta i sacrifici verranno accettati amorevolmente, col sorriso sul volto di chi compie un'opera pia, perche' a richiederli non sono piu' puttanieri e puttane ma rispettabilissime persone.

E infine, sempre in tema di feste aziendali, giusto prima di partire ci sara' quella natalizia. Si svolgera' al Santiago Bernabeu, lo stadio del Real Madrid e ci faranno fare un tour all'interno, gli spogliatoi, il campo, le panchine ecc... insomma una buona occasione per piazzare un ordigno sotto il seggiolino di Mourinho, che fa pure rima ;-)

Fotografie:


Toledo, splendida citta' a un'oretta da Madrid.



La fortezza dell'Alcazar, dove si svolse una delle prime battaglie della guerra civile spagnola nel luglio del 1936, con i franchisti asserragliati all'interno che riuscirono (purtroppo) a resistere all'assalto dei repubblicani fino all'arrivo delle truppe franchiste un paio di mesi dopo.



Altra foto panoramica.



Una delle porte.



Finestre.



Scalini (astratta).



Astratta 2.



Al tramonto.



Qui siamo invece a Madrid, vicino Porta del Sol, dove un albergo in disuso e' stato occupato nella notte della manifestazione del 15 ottobre per ospitare famiglie in difficolta', sfrattati per motivi economici, extracomunitari e chiunque ne ha bisogno.



Il salone dell'hotel.



Si gioca a scacchi e si suona la chitarra.



Un corridoio.



Porta di una stanza assegnata a una famiglia.



Scritta su un muro.



Domani in Spagna ci sono le elezioni. Questo manifesto invita a votare Botin, ovvero il banchiere capo della Santander spagnola. In effetti d'ora in avanti e' piu' logico metterci a votare direttamente loro, e' inutile che ci continuiamo a pigliare per il culo.


E quest'e'. Come video rimetto i Sex Pistols, come nella prima puntata, cosi' il ciclo si chiude. Grazie a tutti per avermi seguito e che Dio mi salvi, sempre. E anche a voi. A tutti.



Rispondo ai commenti:

Ciao Eduardo! Ho capito che intendi... e' tempo di imbracciare fucili e bazooka invece di continuare con queste piccole azioni blande ;-)

Ciao Anonimo. In realta' il fatto che non ci sia "organizzazione sociale" nell'anarchia e' uno dei tantissimi luoghi comuni che l'avvolge. Anzi a ben vedere il sogno anarchico e' proprio l'opposto ovvero raggiungere un tale livello di organizzazione e consapevolezza sociale in tutti da non dover delegare nessuno per le scelte che riguardano la comunita'.
Riguardo invece al "potere di un uomo sull'altro" dipende da cio' che uno preferisce, se sia cioe' una cosa auspicabile o no. Io personalmente la penso come l'anarchico De Andre' quando dice: "Certo bisogna farne di strada da una ginnastica d'obbedienza fino ad un gesto molto piu' umano che ti dia il senso della violenza pero' bisogna farne altrettanta per diventare cosi' coglioni da non riuscire piu' a capire che non ci sono poteri buoni".
W l'Anarchia, W la Liberta'!
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3 commenti:

Filippo ha detto...

Un altro punto di svolta nella vita, un altro viaggio... Affascinante! :-)
Mi è piaciuto molto leggere della nostra "fortuna" a Varsavia: già, erano bei tempi! Eravamo un po' "viziati", e ci comportavamo anche da viziati, ma che bello ricordare quel periodo! :-)
In bocca al lupo per tutto, e speriamo di vederci a dicembre, allora!

Filippo

piergiorgio ha detto...

grazie!!!!!!!!

Anonimo ha detto...

Addio, amico sedicente anarchico. La retorica parolaia dei pifferai incanta solo i pecoroni e li conduce verso un abisso di benpensante mediocrità. Predicano l'utopia e praticano il parassitismo. È l'uomo ad essere cattivo: la cattiveria del potere non è che la conseguenza. Buon viaggio.