Ore 13,12. Sono in casa, leggo qualche giornale on-line, cucino qualcosa, ma a un tratto trilla il telefono. Faccio qualche passo, prendo l'apparecchio, pigio un tastino ed ecco spuntare il mio interlocutore telefonico. Un amico? No. Un sondaggio a campione? No. Una zia, un parente lontano?. No, non ci siamo. Al mio "Pronto" parte decisa la voce di un tale che in accento romagnolo esordisce: "Salve, sono Pier Ferdinando Casini". Ebbene si, quest'uomo ha avuto la grande genialata del porta a porta telefonico elettorale, in tutto 30 secondi di monologo. Ma che diritto ha di chiamare a casa per dirmi chi devo votare?! Secondo numerose fonti stampa i numeri telefonici che vengono composti sono quelli di utenti che hanno dato il consenso all'operatore telefonico accettando di ricevere telefonate pubblicitarie. Non credo io abbia mai dato consensi di questo genere, tantomeno elettorali, farò un approfondimento. Si dice che la riuscita di questa campagna sia di un voto ogni 100 telefonate. Onorevole, nel conteggio ha dimenticato però un particolare, non si è fatto i conti di quanti voti perde se ogni 100 persone trova uno come me che denuncia questa intollerabile violazione su tutti i canali possibili. E se guadagnasse un voto e contemporaneamente ogni 100 telefonate ne perdesse 3? Scommettiamo?! Buona campagna elettorale On. Casini!
1 commento:
controproposta: ogni elettore contattato richiami pierferdy per ringraziarlo del pensiero
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